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SABATO 1 OTTOBRE 2016
SEREGNO - BASILICA SAN
GIUSEPPE - ORE 20.45 |
INGRESSO € 15,00 |
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CORO DELLA S.A.T.
(Sezione della Società Alpinisti Tridentini -
Trento)
Il Coro della S.A.T. è nato a Trento nel 1926:
risale infatti al 25 maggio di quell’anno la prima esibizione ufficiale
del coro con la denominazione di Coro della S.O.S.A.T. che mantenne fino
ai primi anni Trenta. Fondatori ed animatori ne furono i fratelli
Enrico, Mario, Silvio ed Aldo Pedrotti che, assieme ad un gruppo di
amici progressivamente cresciuto, inventarono un nuovo modo di cantare
ed interpretare il patrimonio della tradizione e della cultura popolare.
L’iniziativa artistica non tardò ad interessare il mondo musicale, tanto
che iniziò quasi immediatamente la collaborazione con musicisti come
Luigi Pigarelli ed Antonio Pedrotti .
Questi ebbero il grande merito di comprendere
l’inventiva e la novità interpretativa del coro, valorizzandole
sapientemente dal punto di vista tecnico. Il coro è andato ampliando
sempre più il repertorio, formato in massima parte da canti del popolo
tramandati di generazione in generazione, mediante una ricerca
sistematica del canto popolare, in particolare nella
propria zona di origine - il Trentino - ma spaziando anche in altre
regioni d’Italia e fuori dai confini nazionali. Si allargò gradatamente
anche l’elenco dei musicisti che trovavano vivo interesse nell’attività
del coro, arricchendolo di nomi di prestigio internazionale quali Renato
Dionisi, Arturo Benedetti Michelangeli, Andrea Mascagni, Bruno
Bettinelli, Aladar Janes, Renato Lunelli, Giorgio Federico Ghedini, Lino
Liviabella, Teo Usuelli. Tutti
firmarono numerose armonizzazioni dei canti popolari espressamente
dedicate al Coro della SAT. Anche la critica ad alto livello si è
interessata al “fenomeno SAT” e segnatamente Massimo Mila, nome tra i
più prestigiosi tra i musicologi, definì il coro “il Conservatorio delle
Alpi”. Più recentemente, altri nomi si sono aggiunti all’elenco:
Giovanni Veneri, Luciano Chailly, Mauro Zuccante, Armando Franceschini,
Bruno Zanolini, Sandro Filippi (tutti musicisti di
prestigio) hanno arricchito il repertorio del Coro con
le loro elaborazioni.
Merita di essere segnalato in modo particolare il rapporto del coro con
Arturo Benedetti Michelangeli, pianista tra i sommi del nostro secolo,
che elaborò ben 19 canti popolari nell’arco di 40 anni,
lavori che rappresentano un fatto assolutamente eccezionale, perchè
costituiscono l’unica attività compositiva dell’artista. Nel 1997 questi
19 gioielli musicali sono stati nuovamente registrati e riuniti in un
compact disk che rappresenta la prima monografia nella storia
discografica del coro. La speciale attenzione riservata al coro da
prestigiosi esponenti del mondo musicale, il valore artistico assoluto
delle armonizzazioni ed il livello di qualità esecutiva ed
interpretativa, oltre a distinguerlo da ogni altro complesso del genere,
testimoniano il suo superamento dei limiti della definizione di “coro
popolare” o “coro di montagna” ed il raggiungimento di un prestigio
consolidato nell’ambito della musica “colta”. Il Coro
della SAT ha effettuato concerti in moltissime città italiane ed in
parecchie capitali europee (Parigi, Berlino, Amsterdam, Bruxelles,
Vienna, Copenhagen, Mosca, Praga ecc.), sempre in luoghi
di grande prestigio; si è spinto anche oltre oceano, portando il proprio
messaggio in Canada, negli Stati Uniti, in Messico, in Brasile e nella
Corea del Sud. Ha una vasta discografia - le prime registrazioni
risalgono al 1933. Fra le più recenti produzioni (oltre al già ricordato
cd dedicato ai canti armonizzati da Arturo Benedetti Michelangeli),
spicca il doppio cd realizzato in occasione del 70° anno di attività
(1996), poi le raccolte monografiche dedicate ai canti armonizzati
rispettivamente da Antonio Pedrotti (2001), Renato Dionisi (2003) e
Luigi Pigarelli (2005), il cd di canti natalizi Natal! (2009) ed il cd
Coro sat 2013 (2013).
Naturalmente, il coro ha gradatamente rinnovato il proprio patrimonio
umano, per ragioni anagrafiche; ma, pur nell’inevitabile mutazione
fisica, il Coro della SAT prosegue sulla strada tracciata dai fondatori,
mantenendo immutati il suono e lo spirito, continuamente assorbiti dai
nuovi elementi mediante un processo di assimilazione che si avvale di
una preziosa eredità culturale, artistica ed umana. |
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